Una balena megattera nuota nelle acque ghiacciate della Norvegia
31 JULY 2019 • 12:25PM
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Awildlife photographer got the snap of a lifetime when a California sea lion he was photographing found itself caught between the jaws of a humpback whale.
This time of year is peak humpback sighting season in Monterey Bay, California. Whale herds stop in the area to snack on anchovies, but the small fish are also a favorite food of sea lions.
Usually the species manage to avoid each other, local photographer Chase Dekker said. But when he went to take pictures of feeding last week, an unsuspecting sea lion got caught up in the frenzy.
Dekker saw three humpback whales approach a school of anchovies a pack of sea lions were feeding on.
The moment a clumsy sea lion was swallowed by a humpback whale during a feeding frenzy for anchovies in Monterey Bay CREDIT: CHASE DEKKER
“While the humpbacks were lunge feeding on a school of anchovies, a sea lion apparently didn't jump out of the way fast enough and got trapped inside the whale's mouth,” Dekker posted on his Instagram page.
When whales feed on large schools of fish, they open their mouths wide as they can and charge forward, eating as many fish as they can in a single gulp in a process known as lunge feeding.
“As soon as I saw this photograph, I knew it may be one of the rarest shots I’ve ever taken,” Dekker told National Geographic. “Not the most beautiful, not the most artistic, but probably something I would never see again.”
The sea lion soon fell out of the whale’s mouth and swam away. Both the sea lion and humpback whale appeared to be fine, Dekker said.
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Un viaggio sostenibile lungo le 7 coste d’Italia per monitorare e proteggere l’ambiente
Parte per una spedizione scientifica in Italia il progetto WonderFull, che ha lo scopo di monitorare le acque, i mari, le coste e l’entroterra della nostra penisola
2 luglio 2019 - Una spedizione scientifica via mare e via terra ha preso il via il 31 maggio scorso, percorrerà tutta l’Italia, isole maggiori comprese: ben 7.000 chilometri lungo le sette coste italiane per più di50 giorni di viaggio.
Raccontata attraverso splendide immagini, la spedizione WonderFull ha lo scopo di documentare il nostro territorio e le aree protette e di avvicinare e sensibilizzare le persone sui temi della sostenibilità e della responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle risorse che sono a nostra disposizione.
Durante la spedizione si visiterano le meraviglie dell’Italia e le opere di ingegneria che utilizzano in modo ecosostenibile le risorse del territorio, dall’acqua, all’aria, alla terra, per creare energia pulita e rinnovabile.
Il percorso in mare, che è possibile seguire tappa dopo tappa per tutta la durata anche su Facebook, è a bordo della Nave Scuola Palinurodella Marina Militare, dove viene effettuata l’attività di monitoraggio scientifico dello stato di salute dei mari, il controllo dell’inquinamento da microplastiche e il costante controllo dell’erosione costiera.
Ma non solo. I ricercatori scientifici del team WonderFull a bordo della nave effettuano ricerche anche sulla fauna marina – con il supporto della Jonian Dolphin Conservation – che monitora lo stato di salute dei mari, grazie al monitoraggio dei delfini e dei cetacei presenti nel Mar Mediterraneo.
Anche l’aspetto legato all’agricoltura sostenibile è uno dei punti di interesse della spedizione tanto che saranno messi a disposizione dei trattori per verificare lo stato delle aree agricole.
Il progetto, ideato da Roberto Sfondrini, autore e responsabile della comunicazione, da Michele Arcangelo d’Alessandro, ricercatore scientifico ambiente, già allievo ufficiale della S.M Marina Militare, e da Roberto Pinnelli, autore e regista di diverse spedizioni viaggio avventura trasmesse da Rai1, è promosso dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) con la direzione scientifica del CNR Irsa (Istituto di Ricerca sulle Acque), in collaborazione con la Marina Militare Italiana, l’Arma dei Carabinieri, l’Università degli studi di Bari Aldo Moro, ARPA Puglia,Jonian Dolphin Conservation e Fondazione Città della Speranza con la produzione tutta italiana di Voodoo.
Angelo Tursi, professore ordinario del dipartimento di Biologia dell’Università di Bari ha commentato: “Il progetto WonderFull è uno dei più interessanti di cui disponiamo oggi con l’università per il semplice fatto che ci permetterà di portare in mare i nostri studenti”. Il direttore generale dell’Arpa Puglia, Vito Bruno, ha detto che “Arpa ha il piacere di aderire al progetto di WonderFull perché crediamo che coniugare la ricerca scientifica con la divulgazione siano due elementi assolutamente straordinari e sinergici”.
“L’arma dei Carabinieri non poteva mancare accanto al progetto WonderFull”, ha commentato il Generale Antonio Mostacchi, comandante regione dei Carabinieri Forestali della regione Puglia. “Gli obiettivi della conservazione della biodiversità, della tutela della natura e dell’ambiente, delle specie minacciate di estinzione e del patrimonio forestale nazionale sono gli obiettivi della quotidiana attività svolta dai Carabinieri forestali, all’interno delle 130 riserve naturali dello Statoche saranno oggetto di monitoraggio da parte del progetto”.
Alla spedizione hanno aderito anche importanti partner che, credendo nel valore della sostenibilità ambientale, hanno dato un importante contributo tecnologico e informativo: Getac, Microsoft, Leonardo,Landini, CMP, Frattin Auto, Luce e Gas Italia e Axerta
Humpback whale pictured with sea lion in its jaws in a once-in-a-lifetime photograph
telegraph.co.uk
Ciò che interessa a Audun è fotografare il mondo dalla prospettiva dei suoi soggetti: qui, un aquila è ritratta come la vedrebbe un pesce, dal basso mentre scende in picchiata. Scatto realizzato con Canon EOS-1D X Mark II e obiettivo Canon EF 8-15mm F4L Fisheye USM. © Audun Rikardsen
"Mi sono accorto che se presento i miei risultati scientifici attraverso una fotografia, essi hanno un impatto molto più forte. In molte situazioni, uso anche la mia fotocamera come uno strumento scientifico. Per esempio, fotografo le balene per immortalare la pinna caudale, la parte posteriore della coda delle balene, che ha la stessa funzione di un'impronta digitale. Successivamente è possibile confrontare quella fotografia con banche dati relative ad altre zone del mondo e in questo modo indagare la migrazione delle balene tra quelle aree."
E in che modo l'essere scienziato avvantaggia le tue fotografie?
"Se sei uno scienziato, sei focalizzato sul tuo obiettivo. Programmi come raggiungere i risultati finali e fai tentativi; io faccio lo stesso con le mie fotografie. Come scienziato, è necessario avere una buona idea per trovare finanziamenti. Ma come fotografo è necessario avere una buona idea per mostrare qualcosa di innovativo. E se hai un'idea per un progetto, la pianifichi come farebbe uno scienziato.
"Le persone potrebbero dire: 'Audun, hai un sacco di fortuna'. Beh, non è vero. Sono convinto che se si è appassionati, se si pianifica il proprio lavoro e se si desidera veramente raggiungere un obiettivo, allora la fortuna arriva prima o poi. La fortuna si può pianificare."
Una rana si riposa in un laghetto sotto l'aurora boreale. Scatto realizzato con Canon EOS 6D Mark II. © Audun Rikardsen
I tuoi lavori spesso catturano animali da prospettive uniche. Cos'è che cerchi di ottenere?
"Si tratta di mostrare momenti naturali che si vedono raramente. Conosco molte persone che si lamentano del fatto che [una certa fotografia sia diventata] innaturale, perché si possono immortalare cose che normalmente non si vedrebbero. Ma, per come la penso io, questo è proprio quello che voglio: quel momento, con quell'animale, in quella situazione. Desidero che le mie fotografie mostrino l'habitat naturale di un animale e il suo comportamento a distanza ravvicinata, creando la sensazione di essere in quella situazione, seduto lì vicino a lui."
Le tue fotografie sono così perfettamente armoniche che a volte è difficile credere che non siano composizioni.
"Penso che, se parliamo di fotografia, l'immagine in sé debba essere un singolo scatto, senza modifiche o aggiunte. Voglio che sia completamente naturale. Io pianifico le fotografie da scienziato. Spesso ho un'idea, la annoto e comincio a pensare a quali metodi posso utilizzare per raggiungere il mio obiettivo e ottenere quella fotografia. Non smetto mai. E se fallisco, provo di nuovo, sono perfino più deciso a raggiungerlo. È quell'istante in cui capisci che cosa stavi cercando, per settimane o forse per anni, è quel momento che mi motiva sia come scienziato che come fotografo."
Grazie ai suoi stratagemmi fotografici, Audun è riuscito a catturare le aquile nei loro atteggiamenti naturali spontanei. Scatto realizzato con Canon EOS 6D Mark II e obiettivo Canon EF 16-35mm F2.8L III USM. © Audun Rikardsen
Quando fotografi i nidi delle aquile o scatti nell'acqua di notte, l'accessibilità e la scarsa illuminazione non sono un bel problema?
"Per quanto riguarda l'attrezzatura penso che la cosa più importante sia che possa essere utilizzata in condizioni estreme e scarsamente illuminate. Questo vuol dire che ho bisogno di fotocamere con una buona gamma dinamica e valori ISO elevati, che non siano troppo rumorose. "Ho una fotocamera Canon EOS 5D Mark IV, una Canon EOS 6D Mark II e una Canon EOS-1D X Mark II.
"La maggior parte delle persone usa grandi teleobiettivi per fotografare animali. Lo faccio anch'io, spesso uso la fotocamera Canon EF 70-200mm f/2.8L IS II USM e laCanon EF 100-400mm f/4.5-5.6L IS II USM, ma mi piace anche andare in controcorrente. Con un obiettivo grandangolare (come Canon EF 16-35mm f/2.8L III USM) o perfino con un obiettivo macro (come Canon EF 100mm f/2.8L Macro IS USM), se sei abbastanza vicino, si può catturare anche l'ambiente in cui vive l'animale, aggiungendo elementi narrativi alla fotografia. Così si raccontano più cose riguardo all'animale.
"In quelle situazioni, devi conoscere e osservare il comportamento degli animali: se li insegui, si spaventeranno. Se ti comporti in una determinata maniera e gli lasci tempo, spesso si abituano a te e, a un certo punto, diventano curiosi e si avvicinano. È lì che si possono ottenere scatti interessanti."
Un orso polare sonnecchiante si riflette nell'acqua al largo delle isole Svalbard, Norvegia. Scatto realizzato con Canon EOS 5D Mark III e obiettivo Canon EF 70-200mm F2.8L IS II USM. © Audun Rikardsen
Una balena megattera nuota nelle acque ghiacciate della Norvegia, la scarsa illuminazione invernale mette in risalto il suo getto. Scatto realizzato con Canon EOS 6D Mark II e obiettivo Canon EF 100-400mm F4.5-5.6L IS II USM. © Audun Rikardsen
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